Ogni bastimento è in genere dotato di proprie caratteristiche: oltre alla velocità, il peso e soprattutto la portata erano i fattori più importanti

Come abbiamo avuto modo di approfondire, la caratteristica più importante di una nave clipper era appunto la velocità, e per questo venne ulteriormente perfezionata nel corso degli anni per completare i suoi viaggi nel minor tempo possibile, e conseguentemente contribuire alla realizzazione di maggiori guadagni da parte di trasportatori e mercanti.

La struttura della nave clipper prevedeva tre alberi con vele quadrate che coprivano ogni area coperta sull'albero.

Questa particolare combinazione di albero e vela ha inoltre permesso alla nave clipper di guadagnarsi quella straordinaria popolarità di cui godeva nella seconda metà del 19esimo secolo.

Mentre le navi tradizionali compivano lunghi viaggi oceanici ad una velocità media di 150 miglia al giorno. le navi clipper raggiungevano una velocità di navigazione di oltre 250 miglia in un giorno: e a quei tempi, percorrere ben 250 miglia nautiche in 24 ore era davvero un risultato molto importante.

E infatti, l'idea di realizzare la nave clipper fu proprio dettata dalla necessità di accellerare il trasporto via mare, che precisamente naque da una competizione per trasportare il tè cinese nei giacimenti auriferi della California prima che le prime foglie della stagione venissero vendute.

Per quanto riguarda le dimensioni, non sono previsti vincoli ferrei e di fatto ogni imbarcazione può essere considerata diversa dall'altra; anche solitamente il loro peso complessivo, compreso del carico trasportato, poteva raggiungere le 4 mila tonnellate.

Il fattore peso era ovviamente fondamentale, considerando che rappresentava la quantità di merci che poteva trasportare limitando al minimo i rallentamenti e i rischi concreti di perdere preziosi carichi e lauti guadagni.

La nave clipper quindi è considerata un pioniere del trasporto via mare nell'Ottocento e ancora oggi occupa un posto molto importante nello sviluppo e nella progettazione di nuove tecnologie.